di Marco Picarella.
Sulle scale del palazzo dove vive Alfonso D’Ambrosio (ebbene sì, c’è quasi sempre il suo “zampino” nelle mie più recenti ricerche) mi sono imbattuto in un individio morto di Cicala.
È la seconda volta che mi capita di incontrare uno di questi insetti dal caratteristico “canto” e non volevo farmi scappare l’occasione per fare un reportage fotografico con la mia lentina per smartphone, ovvero Microphonelens nella versione da 15X. Lo smartphone usato è il Huawei P8 Mate.
TECNICA
La distanza minima di messa a fuoco dell’obiettivo dello smartphone Huawei è di circa 20 cm. Nel caso invece di Microphonelens la distanza per la messa a fuoco è decisamente piccola, nell’ordine di qualche millimetro. Questo pone dei problemi nell’illuminazione del soggeto fotografato perché lo smartphone così vicino può creare facilmente delle ombre. Le foto di questa galleria sono state scattate in piena luce del Sole per massimizzare la quantità di luce (naturale) incidente sulla cicala. Il soggetto in queste condizioni sembra quindi quasi sempre abbastanza illuminato.
Per ovviare a questi inconvenienti della luce si dovrebbe utilizzare un supporto, meglio se regolabile, sia per il soggetto da fotografare sia per lo smartphone. Nei siti di file di oggetti per la stampa 3D ho visto alcuni di questi supporti che potrebbero fare proprio al caso nostro (questo ad esempio è molto ben congegnato).
Le foto da 1 a 3 state state scatatte senza Microphonelens; la foto 2 è stata scattata ricorrendo al massimo ingrandimento possibile.
Il confronto tra la foto 3 e la foto 4 permette di apprezzare la capacità di ingrandimento di Microphonelens (4) rispetto alla ripresa con il solo obiettivo dello smartphone (3), sebbene in quest’ultimo caso non si sia fatto ricorso agli ingrandimenti digitali. Inoltre in molte delle foto scattate con la lentina è possibile osservare la piccolissima peluria che ricopre gran parte del corpo della cicale.
Diverse fotografie di questa galleria non sono perfettamente a fuoco. Non posso dire se questo dipenda dalla mia mano poco ferma oppure da una profondità di campo di Microphonelens piuttosto limitata. Il sopramenzionato supporto per smartphone risolverebbe sicuramente il problema dei movimenti della mano.
BIOLOGIA
Le Cicale sono degli insetti appartenenti alla famiglia delle Cicadidae dell’ordine degli Omotteri, lo stesso di cui fanno parte anche Afidi e Cocciniglie.
La specie nostrana è Lystes plebejus (Scopoli, 1763).
Per la classificazione mi sono riferito al progetto Checklist of the Italian fauna. Va comunque detto che la sistematica in generale è una scienza in continua evoluzione in base alle nuove scoperte e oggi in altri autorevoli siti l’ordine degli Omotteri è stato spostato a livello di sottordine dell’ordine degli Emitteri.
La peculiarità più nota delle cicale è ovviamente il loro canto; il particolare organo che permette la produzione dei suoni è quasi unico tra gli insetti. Si rimanda a Wikipedia per un approfondimento di questo aspetto delle cicale.
La lunghezza misurata è di circa 2,5 cm che rende le cicale i rappresentanti di maggiori dimensioni del loro ordine.
La zampa nella foto 4, grazie all’ingranidmento offerto da Microphonelens, mostra in modo abbastanza nitido e chiaro le spine presenti sugli articoli del tarso (la porzione distale della zampa), nonché l’unghia terminale.
Gli occhi sono composti come in tutti gli insetti. Caratteristica di questa famiglia è la presenza di tre ocelli disposti orizzontalmente tra i due occhi principali; nella foto 7 se ne vede distintamente uno.
Le ali sono lunghe circa 4,5 cm, trasparenti e di consistenza membranosa. A riposo sono disposte a tetto lungo il corpo (foto 2, 9, 10 e 11) che è una caratteristica degli Omotteri che li rende distinguibili dagli Emerotteri, in cui le ali sono ripiegate piatte sul dorso.
E ora vi auguro buona visione.
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